NEWS

RIFORMA DEGLI INCENTIVI AVVIATA DAL GOVERNO:

cosa cambierà per il settore della finanza agevolata

Nella seduta del 13 settembre 2023 il tanto atteso “ddl Incentivi”, la riforma riorganizzativa degli incentivi a favore delle imprese, ha ricevuto il via libera del Senato con 134 voti favorevoli e 30 astenuti, nessun voto contrario. Bisognerà ora attendere il passaggio alla Camera dei Deputati, entro febbraio 2024, affinché la normativa diventi efficace.

Il provvedimento mira a revisionare il sistema degli incentivi alle imprese razionalizzando e semplificando non solo le misure, ma anche le procedure e le disposizioni relative alle attività economiche, nonché ridurre i tempi e i costi delle richieste presentate dalle imprese italiane. Si tratta di una “delega” al Governo che dovrà adottare, entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore, Decreti Legislativi per riorganizzare il sistema degli incentivi alle aziende italiane.

Ecco un anticipo di ciò che cambierà per le imprese e per il settore della finanza agevolata.

Razionalizzazione degli incentivi:

I Decreti Legislativi che attueranno la riforma, come specificato nel testo approvato dal Senato, dovranno svilupparsi in una duplice direttrice, prima tra queste la “razionalizzazione dell’offerta di incentivi”, attraverso l’individuazione di un insieme limitato e definito di modelli agevolativi, per favorire un utilizzo sinergico delle complessive risorse disponibili.

Il sistema degli incentivi alle imprese, oggi troppo numerosi e frammentati, conta, infatti, circa 2.000 agevolazioni, tra nazionali e regionali, spesso difficilmente compatibili.

A questo proposito, il testo votato dal Parlamento promuove la digitalizzazione e la semplificazione delle procedure d’incentivazione e un maggior coordinamento di strumenti già esistenti, come il Registro nazionale degli aiuti di Stato (RNA) e la piattaforma telematica “incentivi.gov.it”

Gli incentivi dovranno essere organizzati in base, tra l’altro:

  • alle diverse fasi del ciclo di vita delle imprese;
  • al livello di complessità e alla dimensione dei progetti da agevolare;
  • alla capacità di coprire ambiti strategici dello sviluppo economico, quali l’efficientamento energetico e la transizione ecologica, la transizione digitale e l’innovazione tecnologica, la valorizzazione delle produzioni nazionali e del made in Italy o delle specificità territoriali, l’attrazione di investimenti esteri, il sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile;
  • alle forme dell’incentivazione.

Nuove procedure del codice incentivi: 

La seconda direttrice riguarda la “codificazione” delle regole procedurali concernenti gli interventi di incentivazione alle imprese, che saranno armonizzate e coordinate in un “codice degli incentivi”, del quale si definiscono principi e criteri direttivi.

Inoltre, viene stabilito che i principi per il coordinamento con gli incentivi regionali dovranno essere in linea con la politica di coesione europea.

Il testo provvede a ridefinire, quindi, le nuove procedure amministrative sugli interventi di incentivazione alle imprese, operando nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi:

  • definizione dei contenuti minimi dei bandi, delle direttive o dei provvedimenti per l’attivazione delle misure di incentivazione alle imprese. Dovranno essere chiariti i motivi di esclusione generale delle imprese richiedenti, l’individuazione della base giuridica di riferimento, i profili procedurali, nonché la disciplina del cumulo delle agevolazioni nel rispetto dei massimali fissati dalle normative europee;
  • revisione e aggiornamento dei procedimenti amministrativi per garantire una maggiore semplificazione e digitalizzazione;
  • rafforzamento delle attività di valutazione ex ante, in itinere ed ex post;
  • conformità con la normativa in materia di aiuti di Stato;
  • attribuzione di natura privilegiata ai crediti derivanti dalla revoca dei finanziamenti e degli incentivi pubblici.

Stop al Click Day: 

Infine, non sarà più un’utopia l’eliminazione del tanto temuto click day che ha trasformato l’accesso agli incentivi delle imprese in una vera e propria gara telematica: «Con il ddl incentivi introduciamo un’importante e doverosa novità, la cancellazione del famigerato ’click day’. Poniamo così fine ad agevolazioni che vanno a chi si connette al portale più rapidamente, gode di una connessione più veloce o ricorre a software e consulenti». Queste le parole del sottosegretario al ministero delle Imprese e made in Italy, Massimo Bitonci.

VUOI RICEVERE MAGGIORI INFORMAZIONI?

COMPILA IL FORM SOTTOSTANTE PER ESSERE CONTATTATO DA UN NOSTRO CONSULENTE

 

    Voglio essere contattato via emailVoglio essere contattato telefonicamente (assicurarsi di aver inserito il recapito telefonico)

    POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

    PACCHETTO TURISMO IN ARRIVO 2,4 MILIARDI
    Per l’ammodernamento delle strutture turistiche

    Approvato il “Pacchetto turismo”: con il decreto per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), varato dal Consiglio dei Ministri del 27 ottobre 2021, arrivano una serie di misure di aiuto per sostenere il settore turistico.

    SANATORIA PER CREDITO D’IMPOSTA IN RICERCA E SVILUPPO
    In arrivo nel Decreto Fiscale, per gli anni 2015-19

    In arrivo, contenuta nel Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022, la sanatoria per le imprese che abbiano utilizzato indebitamente in compensazione il credito d'imposta relativo al Bonus Ricerca & Sviluppo per gli anni dal 2015 al 2019 compresi.

    IL PNRR ED I CREDITI D’IMPOSTA PER LA TUA AZIENDA
    Come scegliere le giuste risorse

    L'Agenzia delle Entrate, con la circolare n° 9/E del 23 Luglio 2021, ha fornito importanti indicazioni sul Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi (articolo 1, commi da 1051 a 1063 legge di bilancio 2021), con particolare riferimento al cumulo con altre agevolazioni (fiscali o non). Vi presentiamo i necessari passi da fare per assicurarvi di non aver sforato il costo sostenuto

    2023-10-13T17:32:34+02:0013 Ottobre 2023|