Nuova Sabatini 2023 e cumulabilità con le altre agevolazioni: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato un aggiornamento delle FAQ.

Prima un piccolo riepilogo…

La Nuova Sabatini prevede un CONTRIBUTO IN CONTO IMPIANTI pari al 10% delle spese ammissibili per investimenti in tecnologie “4.0” e investimenti “green” e pari al 7,7% per investimenti in beni ordinari.

La misura ha come obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e di accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. Possono accedervi tutte le micro, piccole e medie imprese che operano in tutti i settori (inclusi agricoltura e pesca), ad eccezione delle aziende che svolgono attività finanziarie e assicurative, che sostengono investimenti in beni strumentali nuovi, attraverso leasing o finanziamento erogati da istituti convenzionati.

Il contributo Sabatini deve essere prenotato in anticipo rispetto all’avvio dell’investimento, che potrà essere realizzato entro 12 mesi dalla concessione del contributo. Pertanto, l’ordine al fornitore, il contratto di finanziamento/leasing, eventuali acconti, fatture, ecc. dovranno avvenire successivamente alla protocollazione della domanda.

Veniamo ora ai chiarimenti…

Con le nuove specifiche, viene chiarito che la Nuova Sabatini è cumulabile con:

1. tutte le misure fiscali di carattere generale che, applicandosi alla generalità delle imprese, non configurano aiuti di Stato;
2. il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, nei limiti delle intensità massime previste dal pertinente regolamento di esenzione applicabile per settore;
3. il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, in quanto quest’ultimo non costituisce un aiuto di Stato e non trovano applicazione i limiti di cui all’art. 1 c. 192 L. 160/2019;
4. le agevolazioni del conto energia, nel rispetto dei limiti previsti all’art. 26 D.Lgs. 28/2011 e dai regolamenti di esenzione applicabili al settore specifico;

Il contributo Nuova Sabatini è quindi cumulabile con gli interventi previsti all’interno del PNRR, nei limiti delle intensità massime previste dal pertinente regolamento di esenzione applicabile per settore e fatte salve le specifiche disposizioni normative che regolano le singole misure finanziate all’interno del PNRR, nonché il rispetto del divieto di doppio finanziamento, conformemente a quanto evidenziato nella Circolare RGS del MEF del 14 ottobre 2021, n. 21 e ulteriormente chiarito nella Circolare RGS del MEF del 31 dicembre 2021, n. 33.

Inoltre, è stato chiarito che è possibile verificare il raggiungimento del limite di 4 milioni di euro di finanziamenti ammessi all’agevolazione attraverso il portale messo a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in cui è stata recentemente attivata una nuova funzione per consentire un controllo molto rapido del plafond già utilizzato da ciascuna impresa.

Una volta raggiunto il plafond dei 4 milioni, sarà necessario verificare le scadenze dei contratti relativi ai finanziamenti già ammessi all’agevolazione, anche antecedentemente al primo gennaio 2023. Man mano che gli stessi risultano ultimati, il plafond si ripristinerà dell’importo corrispondente. Nel caso in cui ad una singola domanda di accesso alle agevolazioni corrispondano più contratti di finanziamento, il plafond si ripristinerà, per l’importo complessivamente contrattualizzato sulla predetta domanda, alla scadenza dell’ultimo termine di durata dei contratti stipulati. Ai fini del rispristino del plafond, non rileva invece la data dell’eventuale estinzione anticipata dei contratti di finanziamento.

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